Un artista chiamato Banksy – Ferrara 30 maggio – 27 settembre 2020 Palazzo dei Diamanti

Un’altra mostra da non perdere!
BANSKY

Il famosissimo quanto misterioso writer anglosassone è considerato uno dei maggiori esponenti della Street Art.
Banksy, originario di Bristol, rappresenta il più grande artista globale, vivente, del nuovo millennio, dai tempi di Andy Warhol.
Bansky fa parlare di sè attraverso le sue opere e gli aneddoti con i quali esprime la sua protesta verso i grandi temi sociali che affliggono il mondo.

Famosissime le incursioni nei musei di tutto il mondo nei quali appende le sue opere, e le telecamere di sorveglianza che riprendono la velocità con cui realizza i murales. (guarda qui il video)

Quando realizza il murale qui a destra, si trova a Venezia, e in questo curioso video, apparso sul suo profilo Instagram, Bansky è in piazza San Marco durante la Biennale d’arte (alla quale sostiene di non essere mai stato invitato) ad esporre dei quadri in segno di protesta contro le grandi navi che attraversano il bacino di San Marco. Curioso quando i vigili lo fermano chiedendogli la licenza…

Ma l’evento secondo me più sorprendente di tutti, è quando, ad un’asta da Sotheby’s, fa sì che l’opera, appena battuta per un valore vicino al milione di sterline si autodistrugga. Guardate qui il video

Palazzo dei Diamanti, a Ferrara, ospita fino al 27 settembre 2020 oltre 100 opere e oggetti originali, tutte proveniente da collezioni private:
dipinti, serigrafie e stencil, oggetti installativi
e memorabilia che ci fanno conoscere la bravura,
il pensiero e le idee dell’artista britannico.

Le foto di questo articolo sono state scattate dallo staff di Spuntieidee.com alla mostra di Ferrara.

Al termine della mostra dedica del tempo per visitare Ferrara,
il Castello Estense, la Cattedrale, la Via delle Volte,
una strada acciottolata di 2 km che attraversa Ferrara,
regno degli amanti della fotografia,
ma anche piazza delle Erbe e piazza del Municipio.

Se poi vuoi farti un regalo, ricordati che siamo in piena Emilia,
al confine con il Veneto,
e la cucina ferrarese è la somma eccelsa delle cucine di queste due terre. Abbondano le paste fresche, 
cappellacci con zucca, e altre specialità,
ma se vuoi un primo tipicamente ferrarese,
chiedi un pasticcio di maccheroncini,
conditi con ragù, funghi o tartufo.
I secondi non sono da meno:
la salama da sugo, o l’anguilla ammarinata non mancano mai dai menu locali, rigorosamente annaffiati dal classico Lambrusco emiliano.

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