Devo dire che il lockdown qualcosa di buono l’ha portato: non potendo uscire dalla provincia abbiamo scoperto la nostra città: il ‘900 padovano fra dipinti dimenticati e architetture snobbate.
Padova è conosciuta come città medievale, famosa per gli affreschi di Giotto nella Cappella degli Scrovegni ma è anche una città ricca di altre opere in epoca molto più recente.

Prendiamo ad esempio l’antica università patavina, fondata nel 1222, ricchissima al suo interno di dipinti, statue, stucchi, busti di personaggi famosi.
Tra i vari artisti che nel corso degli anni hanno lasciato la loro impronta troviamo Gio Ponti, architetto e designer fra i più importanti del dopoguerra che ha affrescato e arredato le sale del rettorato e delle lauree di Palazzo BO oltre alla scala che porta al piano superiore.


Fulvio Pendini, un padovano che dipinge Padova a Padova, importante punto di riferimento per gli artisti padovani del secolo scorso che contribuì alla divulgazione della cultura figurativa in città.
‘La città del pensiero’: sulla parte sotto sono rappresentate le facoltà universitarie, salendo il fiume Piovego, il palazzo della Ragione, le abitazioni del tempo.

Questo dipinto, sempre di Fulvio Pendini, si trova in Galleria S. Lucia.
E’ del 1963 ed è stato eseguito su richiesta del proprietario della libreria Draghi.
Ecco perché è raffigurato il drago.

Sulla parete opposta un altro dipinto dove si vede il drago e la chiocciola perché al piano superiore della libreria c’era una galleria d’arte chiamata la Chiocciola.

Accanto agli affreschi troviamo i bellissimi palazzi, spesso costruiti a ridosso di edifici pre-esistenti quindi con la necessità di mantenere un equilibrio stilistico nonostante facenti parte di periodi storici e di architetture diverse fra loro.

Gino Peressutti, architetto friulano, ha progettato i palazzi INPS e COGI, realizzati tra il 1936 e il 1938 e decorato gli interni incluso l’arredamento per ottenere la stessa armonia tra interno ed esterno.






In questi interessanti tour ci accompagna Silvia Graziani, Guida Turistica con i suoi preziosi racconti e aneddoti che rendono la visita interessante e coinvolgente.
Un grazie a Roberta per i preziosi appunti.
Se hai perso i precedenti tour in città ecco la Street art, il Battistero, il Palazzo della Ragione, le donne di Padova per citarne alcuni.
Viaggi organizzati in collaborazione con Programma di viaggio

6 pensieri riguardo “Turista nella mia città – il ‘900 padovano”