Malala Yousafzai è la più giovane vincitrice del Premio Nobel per la pace.
Da sempre denuncia gli orrori dei Talebani, in questo libro autobiografico ci racconta la sua storia: il 9 ottobre 2012 è stata ferita gravemente alla testa mentre stava ritornando a casa da scuola, il portavoce dei talebani ha rivendicato la responsabilità dell’attentato, sostenendo che la ragazza “è il simbolo degli infedeli e dell’oscenità”; è sopravvissuta ed è diventata il simbolo della lotta delle donne contro i Talebani.
Sono loro, in particolare, a rischiare di più oggi che i talebani hanno conquistato l’Afghanistan.
La rigida interpretazione dell’Islam vede le donne come “merce” (kaniz). Nelle zone già sotto il controllo degli integralisti islamici, i comandanti hanno chiesto agli imam un elenco delle donne dai 12 ai 45 anni non sposate, in modo da “concederle ai soldati in moglie come bottino di guerra”.
Un libro forte, emotivamente impegnativo, che ci racconta cosa significa essere nati in un punto diverso dell’universo.
Il libro della settimana, per conoscere e dire no ad ogni forma di sopruso. Da leggere e regalare.
Io sono Malala* – Malala Yousafzai

Disponibile l’audiolibro*
Se hai perso il libro della settimana precedente lo trovi qui
Per approfondimenti sul tema afgano leggi anche Pappagalli Verdi o l’Ultimo lenzuolo bianco
Per approfondimenti sul tema delle donne nel mondo islamico integralista leggi anche L’ultima ragazza

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