”Non sono uno scrittore. Io sono un militare e mio padre è un generale afghano …
…E nel mio paese ho fatto la guerra, come fanno tutti i soldati…ho sparato, ho ucciso.
Sono tante, forse troppe, le cose che ho visto nei miei primi trentatré anni di vita. Adesso le racconto. Ho lasciato le armi per impugnare la penna. Traccio i fatti senza addolcirli, senza velarli. Dopo aver vissuto l’infanzia, l’adolescenza e la prima giovinezza nell’ipocrisia, ho un tremendo bisogno di verità”
Il libro della settimana inizia con le parole del suo autore, Farhad Bitani, oggi 33enne che vive e lavora in Italia.
Da guerriero islamista a portatore di pace, attraverso questo libro drammatico Farhad Bitani offre al mondo il vero volto dell’Afghanistan, raccontando in maniera vivida la guerra civile, la violenza gratuita, le perversioni del potere e l’uso della religione come strumento politico.
”troppo spesso dimentichiamo che prima di qualsiasi religione viene l’umanità. In quel momento ho scelto di appellarmi alla mia umanità e non alla mia religione”
Racconta la sua vita in prima persona, senza nascondere le nefandezze del potere, vergognandosi di quando anche lui viveva nell’agio grazie ai soldi che piovono sui ricchi e lasciano morire i poveri.
Anche lui però, ad ogni cambio di regime è stato povero e usurpato, carnefice e poi vittima, lì funziona così….
”A causa del fondamentalismo il mio paese è diventato una sala giochi per i potenti stranieri. E gli afghani sono le palle da biliardo”.
E’ un libro crudo, lascia un segno profondo, ma spiega bene le dinamiche del potere, della politica, degli interessi economici di chi alimenta e crea la guerra.
All’inizio avevo protestato: con cosa dormirò adesso, mamma? di notte fa freddo..
Quel lenzuolo era la mia difesa contro le creature del buio, quelle che popolavano i miei incubi….cosa avrei frapposto, nelle lunghe notti, tra me e l’angoscia che mi teneva sveglio e vigile?
”Ti darò il mio chador” aveva risposto mia madre. ”con quello non avrai freddo, vedrai”
Il libro della settimana, per sapere, conoscere e giudicare con cognizione.
L’ultimo lenzuolo bianco*– Farhad Bitani
Edizioni Neri Pozza

‘‘In questo libro ho raccontato l’Afghanistan per quello che è. Non ho ceduto a facili sentimentalismi, non ho raccontato nulla che non sia vero. Il mio è un paese dove i giovani non hanno mai conosciuto la pace, dove i bambini parlano il linguaggio delle armi, della guerra, della morte”.
Disponibile l’audiolibro*
Altri libri simili che potrebbero interessare
Pappagalli verdi, Gino Strada
L’ultima ragazza – Nadia Murad
Io sono Malala – Malala Yousafzai
Se hai perso il libro della settimana precedente lo trovi qui

Un pensiero riguardo “Il libro della settimana – L’ultimo lenzuolo bianco* – Farhad Bitani”