Dal 24 luglio 2021 la città di Padova è diventata per la seconda volta patrimonio dell’Unesco.
Il primo sito ad avere ricevuto il titolo è stato, nel 1997, l’Orto botanico dell’Università degli Studi di Padova. (trovi qui l’articolo)
Il secondo riconoscimento stato conferito ai cicli pittorici del trecento ovvero gli affreschi di pittori quali Giotto, Guariento, Giusto De’ Menabuoi, Altichiero da Zevio che nel corso del XIV secolo hanno vissuto a Padova e prestato le loro opere per i signori del tempo e per la chiesa.
Parte di questi capolavori è raccolta in quello che era il convento degli Eremitani, oggi diventato museo civico, annesso e collegato alla chiesa degli Eremitani (trovi qui l’articolo)

Crocifisso di Giotto:
Apre la sezione delle opere del trecento il Crocifisso di Giotto, originariamente posto all’interno della Cappella degli Scrovegni, ex cappella privata della famiglia Scrovegni e affrescata dal pittore toscano su commissione di Enrico degli Scrovegni.
E’ una croce sagomata su una tavola di pioppo, lo sfondo si ispira ai tessuti fiorentini, il corpo ha colore unico.
Si dice che Giotto ‘scolpisce con il colore‘.

Sul retro della croce, molto danneggiato dall’umidità e restaurato, sono rappresentati i 4 evangelisti e l’agnello.

Tra le opere esposte il Redentore del Guariento che si presume fosse posto nella parte superiore di un crocifisso.

Dello stesso artista una sala che riproduce una cappella con il tetto a volta, c’è molto uso dell’oro che richiama la pittura veneziana dell’epoca, gli angeli sono dipinti in schiere gerarchiche a seconda delle diverse funzioni che esercitavano.

Lasciando il trecento e avviandoci verso il quattrocento troviamo la Madonna della tenerezza di Andrea Mantegna, opera quattrocentesca che dà all’immagine della madre un’espressione più materna e accogliente rispetto a com’era rappresentata nel secolo precedente.

Grazie alle mie compagne di viaggio che condividono con me queste belle esperienze, a Roberta per i preziosi appunti e alla nostra guida Silvia.
Se vuoi leggere gli altri articoli sulla Padova del trecento cerca il palazzo della Ragione e il Battistero, l’oratorio di San Giorgio e la basilica del Santo, la chiesa degli Eremitani
Se sei a Padova per qualche giorno non perdere l’Ortobotanico o il Roseto di Santa Giustina.
E se hai voglia di arte moderna cerca la street art nelle vie del centro o nei quartieri limitrofi

4 pensieri riguardo “Turista nella mia città – il museo degli Eremitani”