A pochi passi dai Colli euganei si trova Este, un piccolo comune nella provincia di Padova, antica città murata medievale.

Il nome di Este è collegato a quello del fiume Adige (Athesis), che in tempi antichi bagnava la città, prima dell’alluvione conosciuta come la ‘rotta della Cucca’.
Con un gruppo di amici e la preziosa Silvia, guida turistica sono andata alla scoperta di questo borgo che conserva ancora i resti della mura medievali.
Il Castello Carrarese è il principale monumento cittadino costruito attorno al 1339 sulle rovine della fortezza estense. In cima al colle si trova il mastio, da cui partono le mura, fino a formare un poligono contornato a intervalli regolari da torri e dal restaurato castelletto del Soccorso.

L’interno del castello è adibito a giardino pubblico.

Un altro monumento cittadino è il Duomo di Santa Tecla che si trova nell’omonima piazza.
La facciata esterna, rimasta incompiuta e quindi anonima, lascia il posto alla meraviglia che si presenta appena entrati.

Innanzitutto la forma ovale, un colpo d’occhio che svela la bellezza e la ricchezza del luogo e rimanda lo sguardo al capolavoro di Gianbattista Tiepolo dedicato a Santa Tecla.

La pala raffigura la Santa che intercede presso il Padre Eterno per la liberazione della città dalla peste del 1630,

Anche l’organo merita una sosta, opera della casa organaria Fratelli Ruffatti, è uno dei più grandi della regione, con quattro manuali per 65 registri.

Nel 1866 Este, con il Veneto, fu annessa al Regno d’Italia.
Tra il Settecento e l’Ottocento, molti poeti fecero visita alla città atestina: tra loro spiccano i nomi di George Byron e Percy Shelley che soggiornarono nella villa ancora esistente (oggi privata).

Passeggiando fra le mura si scoprono scorci e pezzi di edifici rimasti intatti nel tempo.



COME ARRIVARE AD ESTE:
In auto passando per l’autostrada A13 e la SR 10 Padana Inferiore
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Grazie ai miei compagni di viaggio e a Silvia la nostra fidata guida turistica.

