Bellissima mostra multimediale a Firenze alla Cattedrale dell’Immagine, nel Complesso di Santo Stefano al Ponte. Van Gogh e i maledetti, Paul Cézanne, Paul Gauguin, Henri de Toulouse-Lautrec, Chaïm Soutine e Amedeo Modigliani.
All’interno della Cattedrale dell’Immagine un racconto digitale che ci fa immergere in un turbinio di emozioni, tra colori e immagini di uno degli artisti più conosciuti e amati di tutti i tempi, a cui fanno da cornice le opere di alcuni grandi pittori del suo tempo, altrettanto eccentrici e anticonformisti.
Ad arricchire e completare l’esperienza le postazioni Oculus per sperimentare la realtà virtuale 3D di un viaggio sensoriale all’interno di alcuni famosi quadri e l’avvolgente ed emozionante caleidoscopio d’immagini della “sala degli specchi”.
E ora venite con noi a scoprire la magia che questi personaggi così amati e criticati sanno donarci…
E siccome non si vive di sola arte….se volete mangiare qualcosa immersi nel centro della città vi suggerisco Amblè, un piccolo locale accogliente, centralissimo e vicino a Santo Stefano, suggeritomi da un’amica, dove bere uno spritz o consumare un pasto leggero. Lo trovate qui
Da ultimo, una visita alla città di Firenze che merita sempre e comunque e per questo vi rimandiamo al nostro articolo precedente che trovate qui
Se ti sei perso l’evento lo scorso autunno, ecco qui un riassunto della mostra:
Una delle personalità più celebri e controverse dell’arte contemporanea ha offerto al pubblico alcune delle sue performance più significative attraverso un gruppo di performer, formati e preparati secondo il metodo Abramović, assolutamente all’altezza del ruolo.
Una delle opere più intense ed emozionanti è The Artist is Present – presentata al MoMA di New York nel 2010, in cui per più di 700 ore nell’arco di 3 mesi, Marina Abramovic ha fissato muta e immobile 1675 persone che si sono avvicendate davanti a lei. Emozionante e cliccatissimo l’incontro inaspettato con Ulay, suo compagno nella vita per 12 anni.
A Palazzo Strozzi durante i 4 mesi di durata della mostra è stato possibile vivere in prima persona l’esperienza di ‘’The Artist is present‘’ guardarsi negli occhi senza parlare. tra persone che non si conoscono, per un tempo indefinito, ma anche sperimentare Imponderabilia, Counting the Rice Luminosity, o Transitory Objects…. forti emozioni inaspettate….
Th Artist is present
Th Artist is present
Imponderabilia (1977)
The house with the ocean view
Counting the Rice Luminosity
Art Must Be Beautiful/Artist Must Be Beautiful (1975) The Freeing Series (Memory, Voice, Body, 1975). Rhythm (1973-1975)
Nell’atrio centrale di Palazzo Strozzi era esposto il furgone Citroën in cui Marina Abramovic e Ulay hanno vissuto per un periodo e che consideravano la loro casa.
Attendiamo di scoprire cosa ci riserva Marina Abamovic nel prossimo futuro…..rimanete in questo blog
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